Il Master in Sostenibilità Socio Ambientale delle Reti Agroalimentari (MaSRA) è stato scelto dallo International Sustainable Campus Network (ISCN) come una delle 30 best practice – tra Università di tutto il mondo – presentate nel report “Educating for Sustainability. 2017 Sustainable Campus Best Practices from ISNC and GULF Network“.
MaSRA, istituito dal Dipartimento di Culture, Politica e Società e dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari nell’ambito delle attività della Cattedra Unesco in Sviluppo Sostenibile e Gestione del Territorio dell’Università di Torino è entrato nella categoria “Sustainability across the curriculum” del report di ISCN, che raccoglie esempi di integrazione dei principi dello sviluppo sostenibile nei curricula universitari.
L’International Sustainable Campus Network (ISCN) è una rete internazionale a supporto delle Università per facilitare lo scambio di informazioni e best practice per raggiungere obiettivi comuni di sostenibilità nella gestione e nell’offerta dei servizi universitari, al fine di integrare la sostenibilità anche nella ricerca e nell’insegnamento.
L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che la sostenibilità è considerata sempre più un fattore chiave per lo sviluppo globale e che gli istituti di alta formazione possono svolgere un ruolo primario nella diffusione di questi principi, nonché nell’orientare la ricerca verso queste tematiche.
Il network, istituito nell’aprile 2007 a Zurigo, riunisce oltre 80 università provenienti da più di 30 paesi dai 6 continenti. Tra le università che aderiscono al progetto: Columbia University, MIT, Stanford, Oxford, Cambridge, Università di Città del Capo, di Singapore, Tokyo e Melburne. In Italia, oltre a UniTo, le Università di Siena, Genova e Venezia, i Politecnici di Torino e Milano.
L’Università di Torino ha aderito all’International Sustainable Campus Network dal 2016, sottoscrivendo l’ISCN-GULF Sustainable Campus Charter, impegnandosi ad integrare i principi del ISCN all’interno delle proprie politiche, delle proprie attività di ricerca e didattica, ma anche nella progettazione dei piani di costruzione e ristrutturazione degli edifici universitari e a riferire annualmente i relativi progressi in modo trasparente.
Fonte: www.unitonews.it
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