Innescare processi orientati alla creazione di nuova imprenditorialità in montagna, partecipazione e rigenerazione delle comunità locali e valorizzazione dei territori montani sono gli obiettivi del nuovo master di primo livello in partenza dell’Università di Udine.
Il master s’intitola “Innovazione dei sistemi agrosilvopastorali della montagna. Imprese e territori” ed è diretto da Ivana Bassi, docente di Economia ed estimo rurale del dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali. Le domande di ammissione devono essere presentate online entro le 12 del 15 dicembre. Le lezioni si svolgeranno da febbraio a dicembre 2024.
L’attività didattica sarà svolta prevalentemente in presenza, nelle sedi dell’Università di Udine o in altre sedi messe a disposizione dai partner del Master. Sono previste anche lezioni online, visite di studio e una settimana residenziale.
“Dal punto di vista imprenditoriale, le caratteristiche geomorfologiche di valli e rilievi montani rendono spesso impossibile l’attuazione di strategie che fanno leva sulla specializzazione produttiva, sull’aumento della scala di produzione, e dunque sull’efficienza economica – spiega Ivana Bassi – Tuttavia, le imprese, anche quelle di montagna, dispongono di altre leve competitive, incentrate sulla diversificazione produttiva, sulla valorizzazione delle specificità locali, e sulla capacità di coniugare tradizione e innovazione nei diversi segmenti delle filiere produttive, per offrire un paniere di prodotti e servizi unico, tipico, di qualità. Dal punto di vista territoriale, la rigenerazione dei luoghi è strettamente correlata alla definizione di nuove regole insediative, produttive, di gestione delle risorse ambientali e antropiche”.
Cosa si può fare dunque per investire su questi punti di forza? “Servono nuove relazioni tra uomo e natura, che possono nascere alla luce delle conoscenze e abilità acquisite nel tempo, delle opportunità che le nuove tecnologie mettono a disposizione, delle crisi che possono diventare occasione per definire nuove traiettorie di cambiamento – illustra ancora Bassi -. Un cambiamento i cui referenti sono gli abitanti dei luoghi, destinatari ma anche protagonisti dello sviluppo. Questo richiede consapevolezza, coinvolgimento, partecipazione, capacità di plasmare il proprio ambiente di vita, di lavoro, di relazioni, di comunità”.
Il master è organizzato con il sostengo di numerosi partner, tra i quali le Comunità di Montagna delle Dolomiti Friulane, Cavallo e Cansiglio, delle Prealpi friulane orientali, della Carnia, del Canal del Ferro e Valcanale, del Gemonese, del Natisone e Torre, il Consorzio Bim Tagliamento, Carnia Industrial Park, Confcooperative Friuli Venezia Giulia e Legacoop Friuli Venezia Giulia.
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