Si è conclusa la quinta edizione del master di primo livello Promotori del dono, che prepara professionisti in grado di lavorare nel terzo settore ed è stata realizzata dal dipartimento di Diritto economia e culture dell’Insubria in partnership con Fondazione Comasca e Fondazione Italia per il Dono.
Il 22 marzo scorso si sono diplomati quattordici nuovi promotori del dono, diversi dei quali stanno già operando in enti non profit impegnati, proprio in questi giorni, anche sul fronte delle emergenze legate agli strascichi economici e sociali della pandemia e della guerra in Ucraina. Gli studenti hanno sostenuto l’esame finale del master: nella sede di Sant’Abbondio hanno discusso la loro tesi ascoltati dalla commissione ma anche dai tutor, dai fundraiser senior che hanno seguito la realizzazione dei piani di raccolta fondi presentati in sede d’esame.
Come ricorda il Direttore del Master, Giuseppe Porro: «Obiettivo del corso non è semplicemente quello di formare esperti fundraiser per il terzo settore, per accrescere le risorse a disposizione delle attività non profit, ma di preparare veri promotori della cultura del dono, ovvero persone capaci di mobilitare e far crescere le energie motivazionali che stanno alla base delle relazioni di gratuità, con l’ambizioso obiettivo di far diventare il dono una rilevante dimensione del vivere civile».
La Consigliera della Fondazione Comasca e membro del comitato scientifico-didattico del Master, Valentina Signorello, si è congratulata con i neodiplomati e ha ricordato che: «Il master rappresenta una delle modalità più efficaci e innovative per perseguire la missione della Fondazione che è appunto la promozione del dono. L’importanza di avere sul territorio delle persone dedite alla cura delle relazioni sociali, al rafforzamento del senso di appartenenza ad una comunità è un importante beneficio per il nostro territorio, soprattutto nei momenti difficili come questa emergenza sanitaria». Ha poi raccontato «io stessa ho avuto il piacere di partecipare ad una delle prime edizioni, quando ancora si trattava di un corso formativo non accademico. Avvicinarmi al dono per me ha rappresentato una svolta sia in termini di opportunità lavorative sia in termini di filosofia di vita».
La sesta edizione del master, spiega il Presidente della Fondazione Comasca Angelo Porro, è cominciata venerdì primo aprile in modalità ibrida: la maggior parte degli incontri rimane online ma con momenti laboratoriali in presenza. Si alterneranno lezioni teoriche per fornire i fondamenti antropologici, giuridici, economici e sociali in cui opera il dono e lezioni applicate, che guideranno gli studenti attraverso le differenti tecniche di fundraising, affrontando potenzialità, criticità e opportunità di ciascuno strumento.
Per maggiori informazioni visita il sito dell’Università.
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