È cominciato il conto alla rovescia per l’inizio dei corsi previsti per la Scuola di Giornalismo organizzati dall’Università degli Studi di Salerno. Grande attesa da parte degli aspiranti giornalisti che hanno inviato decine di e-mail (il 28 settembre è l’ultimo giorno utile) al sito web dell’ateneo (www.unisa.it), prenotandosi per i test di ingresso. Le lezioni partiranno alla fine del prossimo mese di ottobre e si concluderanno con la prova finale nell’ottobre 2008. I partecipanti, che saranno 25, dovranno frequentare obbligatoriamente i corsi, i laboratori e le attività redazionali, per tutta la durata del biennio.
Firme prestigiose del giornalismo nazionale e locale si alterneranno fornendo agli studenti un programma formativo completo e complesso. La “pratica” verrà supportata dalla teoria. Docenti univeristari e professionisti si integreranno nel lavoro di formazione dei futuri giornalisti e gli stages organizzati presso testate editoriali completeranno il tutto.
L’Università degli Studi di Salerno, per quanto riguarda il settore della comunicazione, è, da sempre, un ateneo all’avanguardia, dal momento che è stata una delle prime ad aver capito l’importanza di queste realtà, istituendo, nel 1990, il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione, come corso di prima attivazione, insieme agli atenei di Torino e Siena, ai quali si sono aggiunti solo successivamente Bologna e “La Sapienza” di Roma. Ma il Magnifico Rettore del campus salernitano, il prof. Raimondo Pasquino, non si è fermato qui, avendo intuito che, per formare validi giornalisti, bisogna offrire conoscenze maggiori e più specialistiche anche rispetto a quelle universitarie. È così nata l’idea di creare questa Scuola di Giornalismo all’interno dell’Ateneo, il cui direttore sarà Biagio Agnes, ai vertici della Rai e della Stet negli anni Ottanta e Novanta, che verrà affiancato da un comitato scientifico composto dal prof. Tullio De Mauro e dal giornalista Piero Ottone. “Siamo onorati – dichiara il Rettore – di poter avere come direttore una figura del calibro di Biagio Agnes, unico giornalista ad essere stato addirittura insignito della laurea honoris causa in Medicina presso la prestigiosa università di Parma. Agnes, nonostante abbia ricevuto molte offerte come la nostra, ha sempre declinato l’invito. Ha scelto di dirigere la Scuola salernitana perché crede in questo nostro progetto ed è rimasto molto affascinato dall’ateneo stesso”.
Per il direttore Agnes questa si preannuncia come “una scuola di eccellenza dove si dovranno formare giornalisti validi e specializzati in ogni settore del sapere. Da uomo del Sud quale sono – dichiara Agnes – non potevo non essere felice di dirigerla. E’ un importante passo avanti per questo Mezzogiorno, terra al quale mi sento profondamente legato. La scuola rappresenterà un ulteriore arricchimento culturale non solo per l’ateneo salernitano, ma per lo stesso territorio”.
La Scuola è stata collocata in un ampio padiglione a due piani che accoglieranno i venticinque laureati che avranno affrontato le selezioni previste (unico requisito per l’ammissione è la laurea, indifferentemente che sia del vecchio o del nuovo ordinamento, ed il conseguente superamento di un test, di una prova scritta e di un colloquio orale). La struttura sarà fornita complessivamente di trenta di postazioni computer in rete, sale regia, stanze insonorizzate, studi televisivi dotati di ogni strumentazione necessaria per registrazioni e dirette, un’enorme sala redazionale dove gli studenti lavoreranno simulando in tutto e per tutto la quotidianità di una qualsiasi testata giornalistica. “La Scuola – specifica inoltre il direttore Agnes – equivarrà ai diciotto mesi di praticantato che si effettuano solitamente in una redazione. Riconosciuta dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti, preparerà gli allievi all’esame di idoneità che si tiene a Roma, senza il superamento del quale non si può diventare giornalista professionista”.
Ogni segmento del mondo dell’informazione, dalla carta stampata alla televisione, dalla radio ai nuovi media verrà studiato ed approfondito grazie appunto a docenti e giornalisti che guideranno gli allievi in un percorso completo che coniugherà perfettamente didattica ed esperienza. Al termine del biennio, quindi, i 25 allievi del Corso avranno un bagaglio di conoscenze che spazierà dalla stampa alla televisione, dalla radio fino ad arrivare ai più recenti canali multimediali.
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