I possibili sviluppi della didattica e della ricerca della Normale di Pisa secondo la valutazione di un comitato scientifico internazionale. Lunedì 26 e martedì 27 giugno, presso la sede di piazza dei Cavalieri, si ritroveranno i membri dell’International Advisory Committee, l’alto organismo di consulenza e di proposta di cui si è dotata la Scuola Normale Superiore ormai da quattro anni per confrontarsi con le realtà accademiche e gli standard di ricerca delle maggiori università internazionali.
Istituzione molto diffusa presso il sistema universitario anglosassone, in particolare statunitense, ma sostanzialmente assente nel panorama universitario italiano, l’International Advisory Commitee ogni anno visita la Normale: prende in esame la diversificata proposta didattica e di ricerca, le strutture, i laboratori, le biblioteche, fornisce una valutazione complessiva sul “sistema Normale”, indica le strategie utili ad ottimizzare le risorse esistenti e ad individuare la giusta collocazione della Scuola nel contesto europeo ed internazionale. In pratica, ad affrontare al meglio le future sfide del mercato globale dell’intelligenza.
Fanno parte del comitato personalità di spicco del mondo accademico, della scienza e dell’impresa. Presieduto dal professor Sanjoy Mitter, del Massachussets Institute of Technology di Cambridge, il comitato è composto da Tullio Gregory, dell’Università La Sapienza di Roma, Giuseppe Tognon, della Libera Università Maria SS. Assunta, Edoardo Vesentini, presidente dell’Accademia nazionale dei Lincei, Gabriele Veneziano, del Cern di Ginevra, Horst Bredekamp, dell’Università di Berlino, Antonhy Grafton, Princeton University, Srinivasa Varadhan, New York University, Jaques Revel, presidente dell’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, Corrado Passera, amministratore delegato di Banca Intesa, Ignazio Visco, condirettore centrale della Banca d’Italia ed ex chief economist Ocse. Anche due premi Nobel figurano tra i membri del comitato: il biologo Susumu Tonegawa, del Massachussets Institute of Technology di Cambridge, ed il fisico Claude Cohen-Tannoudji, dell’École Normale Supérieure di Parigi.
“Si tratta di un vero Visiting Committe – spiega Salvatore Settis, direttore della Scuola Normale Superiore -. La maggioranza dei membri del comitato è costituita da stranieri perché per noi è essenziale il confronto con istituzioni simili alla nostra ed in Italia non sono molte. Non vogliamo un comitato che ci elogi, ma che sappia suggerirci quello che potremmo fare per migliorare l’organizzazione della didattica, l’attività di ricerca e il sistema Normale nel suo complesso, per essere sempre più competitivi e aiutarci a realizzare pienamente le potenzialità della Scuola” .
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