L’Università di Parma è tra le prime 15 in Italia: lo afferma l’Academic Ranking of World Universities (Arwu) di Shanghai, la prestigiosa classifica che ogni anno mette in fila circa 1300 università su 17 mila in tutto il mondo e pubblica i risultati delle migliori 500.
L’Ateneo di Parma centra quest’anno l’obiettivo di entrare nella top 500, nella fascia dal 401° al 500° posto: un risultato da sottolineare, in quanto sono solo 15 le Università italiane presenti in questa sezione del ranking. La prima italiana è la statale di Milano, nella fascia 151-200; in classifica anche il Politecnico di Milano, La Sapienza di Roma, Bologna, Napoli Federico II, Padova, Pisa e Torino nella fascia 201-300, Firenze e Pavia nella fascia 301-400 e, insieme a Parma, Ferrara, Milano Bicocca, Palermo, Vita-Salute San Raffaele nella fascia 401-500.
“Si tratta di un piazzamento incoraggiante – commenta il Rettore Paolo Andrei – che non dobbiamo naturalmente considerare un traguardo ma che non può che farci piacere, anche perché lo scorso anno non eravamo nei primi 500. Esserci tornati è un buon segno: significa che tutte le persone che compongono la nostra comunità accademica stanno lavorando nella giusta direzione, e questo deve darci ulteriore forza per proseguire sulla strada del miglioramento continuo. È chiaro che le classifiche vanno sempre lette con la giusta cautela, ma non si può non notare che il risultato dell’Arwu si aggiunge ad altri ottimi piazzamenti registrati dall’Università di Parma negli ultimi mesi: anche questo è un segnale confortante”.
Il ranking di Shanghai prende in esame diversi indicatori, con particolare attenzione a premi, pubblicazioni, “Highly cited researchers” (cioè gli studiosi più citati), articoli indicizzati in Scienze Citation Index e così via.
Il risultato migliore l’Università di Parma lo ottiene alla voce HiCi, corrispondente agli “Highly cited researchers”, dove condivide il punteggio di 13.5 con l’Università di Milano e ha solo 3 Atenei italiani che la precedono.
Recentemente l’Ateneo di Parma ha collezionato diversi piazzamenti di rilievo in ranking nazionali e internazionali: è terzo a livello nazionale tra i grandi Atenei nella classifica Censis; è quarto in Italia (e primo tra gli statali) per la retribuzione media dei laureati nel primo decennio dal conseguimento del titolo secondo l’ “University Report 2018″ dell’Osservatorio JobPricing; condivide con Ferrara e Firenze la sesta fascia italiana nel The Times Higher Education – Europe Teaching Rankings 2018″, prestigiosa graduatoria sulle Università di tutto il mondo pubblicata sul sito web del periodico britannico con particolare attenzione alla qualità delle attività didattiche.
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