Lo sviluppo dei reattori a fusione nucleare rappresenta una speranza per ottenere energia pulita, stabile e senza problemi di stoccaggio di rifiuti tossici, al contrario delle tecnologie utilizzate al giorno d’oggi. Il Politecnico si posiziona in prima fila nella ricerca in questo settore strategico e da oggi fornisce uno strumento in più a chi vuole specializzarsi nel campo dei reattori del futuro.
È stata infatti inaugurata il 30 settembre la prima edizione del nuovo master specialistico di II livello “Next-Gen nuclear power: fusion and advanced reactors” curato dal Politecnico in collaborazione con Eni. Lo scopo del programma è quello di supportare i laureati e le laureate nello sviluppo di competenze specifiche per la progettazione, il funzionamento e la manutenzione di centrali nucleari di nuova generazione.
In particolare, l’obiettivo è quello di integrare loro conoscenze ingegneristiche (ad esempio ingegneria meccanica, dell’automazione e dell’energia) con lo stato dell’arte del know-how di settore, tra cui la progettazione innovativa, i nuovi componenti del reattore, le nuove tecnologie, i materiali e il ciclo del combustibile, il sistema di conversione dell’energia, gli aspetti di sicurezza e la regolamentazione.
Secondo la formula dell’apprendistato, le 19 persone selezionate fra oltre 100 candidati, con background molto diversi, dalla fisica teorica all’ingegneria aerospaziale, sono state assunte da Eni.
All’inaugurazione sono state accolte dal professor Paolo Neirotti, Direttore della Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico e dal professor Roberto Zanino, coordinatore del master, il quale ha tenuto una breve presentazione sui contenuti chiave che saranno affrontati durante il corso. Chiara Sarnataro, responsabile Relazioni con le Istituzioni Formative di Eni Corporate University, e Francesca Ferrazza, responsabile Magnetic Fusion Initiatives di Eni, hanno poi sottolineato la volontà e l’impegno dell’azienda nella formazione di nuove giovani figure in un’ottica fortemente orientata al futuro.
Al termine della cerimonia si è svolto un momento di autopresentazione delle studentesse e degli studenti del master attraverso l’identificazione di un oggetto che li rappresentasse: dalle testimonianze è emerso grande entusiasmo e curiosità verso questa opportunità unica di crescita professionale e relazionale.
“Il lancio di questo master, pensato e progettato dal nostro Ateneo in collaborazione con Eni, corona una lunga gestazione nella quale sono state individuate le tematiche più sfidanti, nonché di maggiore interesse per l’azienda, per lo sviluppo futuro delle tecnologie nucleari sia nel campo della fusione sia nel campo della fissione - spiega il professor Roberto Zanino, coordinatore del Master - Siamo orgogliosi del fatto che un gigante attivo sul mercato globale come Eni abbia voluto riconoscere le competenze sviluppate dal nostro Ateneo in questo settore, avviando una collaborazione nel campo della formazione che fa seguito alle molte iniziative già in corso nel campo della ricerca e dell’innovazione. Ci aspettiamo che l’interazione fra i nostri docenti e questa bella classe, risultato di una selezione molto severa da parte dell’azienda, possa poi costituire anche il punto di partenza per lo sviluppo futuro di nuove linee di collaborazione.”
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