Europa non è più terra di speranze per i giovani:nel 2015 i Neet, ovvero i ragazzi che non lavorano, e non vanno nemmeno a scuola, sono stati circa 13 milioni, pari al 15% del totale della popolazione giovanile di età compresa tra i 15 e i 29 anni. Soltanto in Italia si contano oltre 2 milioni di ragazzi in questa poco invidiabile situazione.
Questo secondo la fotografia scattata da Eurostat 2015: un’istantanea sicuramente poco rassicurante, alla quale si contrappongono però (e per fortuna) le storie di tanti giovani italiani che giorno dopo giorno lavorano con passione e determinazione per dare concretezza ai propri progetti e realizzare i propri sogni.
Lorenzo, Francesco e Valentina sono tra questi: tre giovani, che si sono incontrati nelle aule dei Master Full Time della Business School del Sole 24 ORE, e che hanno dato vita a tre start-up nei settori del fashion, del food e del sociale.Tre giovani che con tenacia si stanno facendo largo nei rispettivi settori di business, con le neonate «Milano 140», «Mani in Pasta» ed «Equoevento». Tre ragazzi che ce l’hanno fatta studiando tanto, consolidando le competenze già acquisite e sforzandosi di aggiungerne di nuove.
Lorenzo Torchio, ex Alumno del Master in Retail Management, ha cercato di riproporre in chiave contemporanea un bagaglio culturale acquisito nel mondo del fashion, caratterizzato dalla tradizione sartoriale italiana e coltivato fin dall’infanzia, trasmesso di generazione in generazione. Così è nata «Milano 140», con l’obiettivo dichiarato di reinventare i capi classici grazie a una veste estetica innovativa, cercando di valorizzare e nterpretare in chiave moderna l’heritage sartoriale. Il tutto grazie al lavoro di sarte italiane e, ovviamente, di tessuti «made in Italy».
«Milano 140 – spiega Lorenzo Torchio – è nata dalla passione per il mondo del fashion e dall’ambizione di costruire un percorso lavorativo tutto nostro, frutto delle nostre idee e della nostra creatività. Abbiamo sentito l’esigenza di intraprendere un percorso in prima linea che rispecchiasse appieno le nostre esperienze e la nostra visione».
Francesco Colicci, ex Alumno del Master in Export Management e sviluppo dei progetti internazionali, ha invece voluto coniugare le caratteristiche di un giovane dotato di spirito imprenditoriale e voglia di innovare con l’attenzione per le tematiche sociali. Ha ideato e realizzato Equoevento, la prima e unica realtà in Italia che recupera il cibo superfluo dagli eventi pubblici per destinarlo ad enti caritatevoli, case famiglia, poveri e bisognosi. Ad oggi Francesco ha già partecipato a 300 eventi, sfamato 50mila persone, recuperato 150mila porzioni di cibo e coinvolto nella propria iniziativa 30 enti diversi.
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