Due nuove Scuole di alta formazione, l’Istituto Italiano di Scienze Umane di Firenze l’IMT (Istituzioni, Mercati, Tecnologie) Alti Studi di Lucca entrano definitivamente nel sistema universitario italiano, al termine di una fase di sperimentazione conclusasi a dicembre con l’istituzionalizzazione da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca.
”Le due nuove Scuole, dedicate alla didattica dottorale e postdottorale”, ha spiegato il Ministro Letizia Moratti, che ha scelto Parigi per presentare queste due nuove scuole ai partner europei, ”avranno d’ora in poi un corpo docente permanente, un proprio bilancio e autonomi organismi dirigenti. “
Alla presentazione delle due nuove scuole italiane da parte del Ministro Moratti, che nell’occasione ha incontrato anche il suo omologo francese Gilles de Robien, hanno partecipato, tra gli altri, i rettori delle Grandes Ecoles parigine e autorevoli esponenti del mondo della cultura francese.
L’obiettivo e’ quello di dar vita, con il contributo dell’Istituto di Scienze umane e dell’IMT e delle grandi Istituzioni formative francesi, a una struttura europea comune e integrata per l’alta formazione, in grado di reggere la competizione a livello globale.
Il Ministro ha detto che
”Il potenziamento della formazione avanzata e dei percorsi didattici di dottorato e post-dottorato e il loro respiro internazionale, insieme con il consolidamento e la revisione del cosiddetto ’3 piu’ 2′, la riforma dello stato giuridico dei docenti e l’introduzione di nuovi criteri per l’attribuzione delle risorse pubbliche alle Universita’, e’ stato un punto essenziale e qualificante dell’azione che il governo ha sviluppato in questi anni per la modernizzazione del sistema universitario nazionale”.
Per i due nuovi istituti il Ministero ha stanziato oltre 18 milioni di euro complessivi nel triennio 2004-2006, ai quali si sono finora aggiunti complessivamente piu’ di 10 milioni di euro (tra finanziamenti diretti e in infrastrutture) provenienti dal settore privato.
Il Ministro ha concluso dicendo che
”l’Italia oggi si sta finalmente dotando di una rete di ”grandes e’coles” paragonabile a quella francese, o di altri paesi europei o degli Stati Uniti, inserendovi pero’ elementi di innovazione ed originalita”’.
I tratti piu’ rilevanti che connotano le nuove istituzioni – si legge in una nota – sono infatti: la presenza in settori strategici per lo sviluppo culturale, sociale e produttivo del Paese; l’approccio fortemente interdisciplinare, secondo una consuetudine che e’ un prezioso patrimonio degli studi italiani; l’alta qualificazione e il sicuro prestigio del corpo docente; il collegamento internazionale, tale da assicurare un’ampia mobilita’ per gli allievi, con la costruzione di curricula autenticamente transnazionali; l’autonomia all’interno del sistema delle Universita’, e insieme il suo radicato collegamento con esso; la struttura ”a rete”, originale anche nel panorama internazionale, che interpreta e valorizza la storia pluralista e multicentrica della tradizione culturale e accademica italiana; l’esclusivo riferimento alla formazione dottorale e postdottorale.
In particolare, per quanto riguarda l’Istituto di Scienze Umane di Firenze, esso rappresenta il primo esempio di istituzione universitaria italiana esclusivamente dedicata all’alta formazione nel settore delle scienze umane (storia, filosofia, diritto, letteratura e filologia, eccetera).
Grazie alla sua struttura ”a rete” che si realizza attraverso le Scuole di alta formazione afferenti a diverse Universita’ – Istituto di Studi Umanistici (Firenze); Scuola Superiore di Alta Formazione (Napoli ”Federico II”); Scuola Europea di Studi Avanzati (Napoli ”L’Orientale” e ”Suor Orsola Benincasa”); Scuola Superiore di Studi Umanistici (Bologna); Scuola Superistituto itakiore di Studi Umanistici (Siena) -, oggi sono attivi 14 diversi dottorati di ricerca che gia’ coprono aree tematiche molto ampie e varie e coinvolgono complessivamente 138 allievi per ogni ciclo triennale, dei quali 79 con borsa di studio.
L’IMT di Lucca intende invece sfruttare la sinergia con importanti atenei dell’area toscana, quali l’Universita’ di Pisa, la Normale o il Sant’Anna, offrendo una formazione dottorale e post-dottorale di respiro internazionale, incentrata prioritariamente sui temi dell’innovazione sociale, economica e tecnologica e sugli aspetti che concernono le biotecnologie, la biorobotica e le telecomunicazioni, fortemente collegata con i bisogni del territorio.
Fonte: vita.it (articolo completo)
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