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Ultimo Aggiornamento: il 05/06/2025 alle 13:11

Master in Studi Interculturali dell’Università di Padova: al via la nuova edizione

Notizia del 03/10/2011 ore 18:23

Un percorso di alta formazione per operare in ambiti di rilevanza interculturale, che mette a frutto un’esperienza decennale di formazione e ricerca: questa la proposta didattica che il Master di I livello in Studi Interculturali dell’Università di Padova rivolge a lavoratori e neolaureati per completare la propria preparazione professionale o per approfondire, specializzarsi e trovare nuove competenze qualificanti. 
Due gli indirizzi di specializzazione (mediazione sociale ed eventi interculturali), 50 i posti disponibili. Iscrizioni fino al 28 ottobre.

Info: www.lettere.unipd.it/intercultura 

“La novità di questa edizione – dichiara il direttore del master prof. Adone Brandaliseriguarda i due filoni tematici in cui si sviluppa il master: oltre alla formazione in mediazione sociale e interculturale, da quest’anno abbiamo voluto aprire un percorso di specializzazione nell’organizzazione di eventi che coinvolgano le realtà migranti.”

Nato nel 2001 come prima esperienza pilota in Italia, il master fornisce un portafoglio di competenze multidisciplinari per operare nell’ambito delle dinamiche migratorie. Guarda con particolare interesse alla produzione artistica e letteraria e alle contaminazioni culturali create dalla rete e dai nuovi media, sia come luogo di sperimentazione, sia come spazio di nuove professionalità.
La durata del corso è annuale (60 crediti) e comprende un modulo comune di 140 ore seguito percorso di specializzazione scelto tra due indirizzi alternativi: mediazione sociale e organizzazione di eventi a carattere interculturale.
La didattica, che comprende lezioni frontali, laboratori e seminari o incontri con esperti per complessive 300 ore, è completata da 200 ore di stage in enti e organizzazioni del settore o da un project work e si conclude con una tesina finale di approfondimento.

La specializzazione in migrazione sociale, prendendo atto della presenza del conflitto e del disagio nei diversi contesti sociali (scuole, strada, servizi pubblici, lavoro, famiglia), prepara alla capacità di “diagnosticare”, analizzare con esattezza e affrontare nella prospettiva della mediazione queste situazioni, valorizzando dialogo interculturale come elemento costruttivo e di crescita,  valorizzando le differenze come elemento di arricchimento reciproco.

La specializzazione in organizzazione di eventi fornisce gli strumenti e le competenze per  sviluppare abilità di progettazione e gestione di eventi  culturali nell’ambito dell’espressione artistica e letteraria, volti a superare i conflitti e a valorizzare le risorse umane e la capacità creativa, attingendo ai diversi campi di conoscenza relativi alle culture e tradizioni nel contesto della globalizzazione.

Negli obiettivi del Comitato Scientifico, il Master vuole proporre spazi di riflessione, approfondimento critico e proposte innovative di intervento, a partire dalla conoscenza e comprensione dei processi migratori, dell’interculturalità e delle trasformazioni sociali ed economiche che determinano.

“L’idea di fondo che caratterizza il master in tutte le sue sfaccettature – commenta Brandalise – è che un fenomeno come la migrazione non sia un’emergenza o un problema da risolvere, ma possa diventare una grande risorsa per il nostro Paese. Ciò che vorremmo fare emergere è la soggettività delle persone migranti, che possono parlarci delle loro storie, ma soprattutto possono raccontarci la nostra storia vista con i loro occhi”.

Il percorso formativo si colloca in un contesto di estrema attualità, in cui la presenza di nuovi soggetti politico-economici globali, di fenomeni come le migrazioni transazionali e il diffondersi delle tecnologie della comunicazione e del web2.0 hanno modificato profondamente le geografie umane e la percezione dei territori. Il Master intende quindi formare operatori che possano dare una risposta innovativa alle situazioni di conflittualità o insicurezza avvertite all’interno dei contesti territoriali, progettando interventi capaci di trasformare la diffidenza e il disagio in apertura e far percepire i cambiamenti sociali come novità culturali e risorsa per le realtà locali.
Attraverso l’acquisizione di competenze sia teorico-culturali che operative, gli studenti potranno maturare un approccio interculturale utile ad operare a diversi livelli nell’organizzazione sociale, dall’impresa privata alla pubblica amministrazione, dalle organizzazioni non profit alla scuola, dalla comunicazione al marketing, dalla produzione artistica all’editoria.

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