Le procedure endovascolari, introdotte negli anni ’70 per il trattamento a minima invasività di lesioni vascolari di difficile accesso od a elevato rischio chirurgico (lesioni vascolari intracraniche, angiodisplasie, etc.), hanno avuto negli anni ’80 e soprattutto nell’ultimo decennio, un’evoluzione “esplosiva” nel trattamento di pressoché tutte le patologie arteriose, sia di tipo ostruttivo che dilatativo, dei diversi territori vascolari. Negli anni ’90, con l’introduzione di endoprotesi su stent, si è verificata una vera inversione di tendenza, allora rappresentata quasi esclusivamente dalla risoluzione chirurgica, nel trattamento e soprattutto nella prevenzione delle complicanze delle lesioni arteriose (lesioni steno-obliterative e aneurismatiche delle arterie degli arti inferiori e superiori, dell’aorta addominale e toracica e dei suoi rami viscerali, e più recentemente delle arterie carotidee intra ed extra craniche).
Con il rapido, progressivo, in modo esponenziale, incremento del numero delle procedure endovascolari, si è presto evidenziato il problema di chi, tra i vari Specialisti, fosse più idoneo ed indicato al trattamento endovascolare di queste lesioni. A contendersi il diritto scientifico e clinico all’esecuzione di queste procedure ci sono il Chirurgo Vascolare (CV), il Cardiologo Interventista (CI), il Radiologo (RI) e il Cardiochirurgo (CCH).
Questa situazione tuttavia può non essere sempre realizzabile nelle realtà locali ed in più può generare conflittualità tra i vari specialisti di un team endovascolare soprattutto in considerazione del fatto che, comunque, è indispensabile che vi sia sempre un solo responsabile della procedura.
Da queste considerazioni nasce l’indicazione alla costituzione di una nuova figura di specialista che acquisisca e riunisca in sé nozioni proprie delle diverse specializzazioni.
Nel percorso formativo del Master in Tecniche Endovascolari – MET attivato dall’Università di Milano Bicocca, lo Specialista dovrà acquisire il concetto della soluzione dei problemi nel modo più efficace, duraturo e meno invasivo. Dovrà essere in grado di portare a termine procedure iniziate e provvedere ad ogni possibile complicanza.
E’ prevista una frequenza full-time dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16, oltre a 1025 ore di stage presso strutture ospedaliere convenzionate.
Le domande di ammissione dovranno essere presentate entro il 5 settembre 2014.
Per maggiori informazioni, visita il sito del Master.
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