Il nuovo master di 1° livello dell’Università Statale di Milano è dedicato a un tema fondamentale, recentemente al centro dei lavori del Pre-Vertice sui Sistemi alimentari delle Nazioni Unite, svoltosi tra il 26 e il 28 luglio a Roma: il settore agroalimentare come chiave di volta per un paradigma di sviluppo equo e sostenibile, capace di garantire la sicurezza alimentare nel mondo e di affrontare la sfida epocale dell’emergenza climatica.
Un tema cruciale: se da una parte, secondo i dati FAO, la domanda mondiale di cibo aumenterà del 35% entro il 2030, già oggi quasi 700 milioni di persone soffrono la fame cronica. Ancora, sempre la FAO sottolinea come i malfunzionamenti dei sistemi alimentari possono essere legati ai cambiamenti climatici e a eventi meteorologici estremi come quelli che hanno segnato le ultime settimane, dall’ondata di calore estremo che ha colpito il Canada e gli Stati Uniti occidentali alle devastanti alluvioni in Germania e poi in Cina, passando per gli incendi in Sardegna.
L’emergenza climatica è legata a doppio filo con il nostro modello di sviluppo, produzione e consumo, in primis alimentare, e rischia di mettere a repentaglio la sicurezza alimentare in molte parti del mondo, causando conflitti e milioni di profughi. Ecco perché studiare e rivedere i sistemi alimentari è fondamentale.
Il corso, che si svolgerà in lingua inglese, si propone di formare figure professionali capaci di affrontare le problematiche relative allo sviluppo rurale sotto differenti profili: tecnico, sociale, economico, istituzionale.
In particolare, lo sviluppo rurale rappresenta un processo ancora fortemente prioritario in molte parti del mondo, dove le comunità locali poggiano la loro esistenza sul settore agricolo, settore che richiede continui adattamenti per rispondere alle sfide della globalizzazione, della crescita demografica, delle minacce naturali e antropiche. Non solo, lo sviluppo delle comunità rurali deve incanalarsi in percorsi di sostenibilità, ambientale, sociale ed economica, sola garanzia di un duraturo e solido equilibrio con le risorse disponibili e con il contesto istituzionale, culturale e naturale.
L’operatore in tali contesti deve quindi possedere le chiavi di lettura per comprendere la realtà nella quale opera e per favorire processi di auto-sviluppo, empowerment, costruzione del capitale sociale e istituzionale. Per questo la finalità del corso è quella di fornire le competenze tecniche per contribuire a progettare e a realizzare interventi di sviluppo rurale, agricolo e agroalimentare nei paesi a risorse limitate e, nel contempo, fornire gli strumenti per decodificare e interpretare il contesto sociale, istituzionale ed economico al fine di orientare alla sostenibilità i percorsi di sviluppo e i relativi progetti e interventi.
I principali sbocchi professionali si possono ritrovare nei seguenti settori professionali: organizzazioni non governative, istituzioni e agenzie comunitarie, Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), enti locali, consulenza professionale per istituzioni italiane, comunitarie, internazionali.
Le domande di ammissione possono essere presentate fino al 6 ottobre, 30 i posti disponibili. Il percorso formativo comprende attività didattica frontale e seminari, per un totale di 500 ore, a cui seguirà un periodo di tirocinio di 250 ore.
Il corso si svolgerà dal 9 novembre 2021 al 28 ottobre 2022.
Maggiori dettagli sul sito del master in Cooperazione per lo sviluppo sostenibile rurale e agroalimentare.
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