“L’infermiere di famiglia e comunità è una figura indispensabile per potenziare la sanità territoriale, per raggiungere i pazienti nelle zone più periferiche e fornire loro assistenza, ma anche per rendere un servizio sempre più umano e vicino alle specifiche necessità del paziente – commenta il Direttore Generale dell’Asl di Vercelli, Eva Colombo – Per questo sono particolarmente lieta che Vercelli e il nostro Ospedale ospiti il master dell’Università del Piemonte orientale dedicato agli IFEC, una ottima opportunità formativa a cui auspico vi sia ampia adesione, sia dal territorio sia da studenti fuori sede”.
Per il quinto anno l’UPO propone il master in Infermieristica di famiglia e di comunità, che riparte dopo la pausa biennale legata al Covid, un corso per formare infermieri specializzati che avranno il compito di monitorare la salute delle persone direttamente a casa, ascoltare i bisogni e interfacciarsi con il medico di base così come con gli specialisti ospedalieri. Avranno un ruolo di “sentinelle” sul territorio: la figura sarà molto ricercata nei prossimi anni, tanto che nei piani di sviluppo dell’Asl di Vercelli c’è l’arruolamento di circa 30 infermieri di famiglia e comunità, con l’obiettivo di renderli operativi in tutto il Vercellese. La sperimentazione è partita da pochi mesi e si sta concentrando su Santhià, Cigliano e l’alta Valsesia.
I termini per l’iscrizione al master Upo, diretto dal professor Fabrizio Faggiano, scadono il 28 febbraio. L’inizio delle lezioni è in programma ad aprile per proseguire fino a fine dicembre; il luogo di svolgimento del corso è l’ex istituto San Giuseppe di piazza Sant’Eusebio a Vercelli, mentre le attività pratiche e di tirocinio si svolgeranno presso l’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli o presso l’ospedale di Magenta, poiché anche l’Università di Milano e l’ASST dell’Ovest Milanese sono partner del master.
Il numero massimo di candidati che si potranno iscrivere al corso è 32 e c’è un forte interesse da parte di molte Asl piemontesi e lombarde per assumere immediatamente gli infermieri che completeranno il master, per destinarli a questo nuovo ruolo altamente specializzato. Sono previste borse di studio per incentivare gli studenti più meritevoli e modalità per permettere la frequenza ad infermieri che già lavorano e che desiderano conseguire una ulteriore specializzazione.
Per ulteriori informazioni visita la pagina del Master.
Ultime Notizie dai Master
Al via la nuova offerta Master di Ca’ Foscari: scopri i 32 percorsi attivati per il 2025-2026
Ca’ Foscari Challenge School lancia la nuova l’offerta formativa 2025-2026, che propone 32 Master di I e II livello, organizzati in cinque aree tematiche.
Master cofinanziato da Fib in “Sustainability Manager per la Transizione Ecologica”
Pubblicato il bando di selezione per l’accesso al Master Universitario Telematico di I livello in “Sustainability Manager per la Transizione Ecologica” (SMTE) – III edizione. Scadenza del bando: 10 luglio 2025 (essendo previsto un numero massimo di partecipanti, si consiglia di inviare la domanda quanto prima).
Pubblicato il Bando di iscrizione al Master di I livello in "Nursing degli Accessori Vascolari" - Università di Brescia
Aperte le iscrizioni alla seconda edizione del Master di I livello in "NURSING DEGLI ACCESSI VASCOLARI - Scelta, posizionamento e gestione degli accessi vascolari" per l’anno accademico 2025/2026, promosso dall'Università di Brescia.
“Master di alta formazione per amministratori di Enti territoriali”: la Provincia di Lecce promuove un’occasione di supporto all’azione degli Enti Locali
Rendere sindaci, assessori, consiglieri dei Comuni salentini, ma anche dipendenti, più consapevoli del proprio ruolo e delle conseguenti responsabilità, attraverso l’acquisizione di conoscenze e competenze che, per il loro carattere specialistico, devono poter essere fatte proprie anche da chi è lontano per formazione e provenienza professionale o da . . .
Formare i manager della sanità del futuro: riparte il Master Or.Ma.S.S.S. dell’Università di Palermo organizzato con l’Istituto Superiore di Sanità
L’età media dei direttori generali delle aziende sanitarie italiane si attesta tra le più alte d’Europa – 58 anni e 7 mesi secondo il rapporto FIASO 2024 – e solo il 14% può contare su un’esperienza decennale consolidata.