Ha preso avvio con una lectio magistralis del direttore del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute di UniTS, Nicolò de Manzini, la seconda edizione del Master Universitario di II livello in Chirurgia Ginecologica Laparoscopica. Il Master dedicato ai medici già specialisti in Ginecologia e Ostetricia è organizzato dall’Università di Trieste e dall’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo”.
«L’approccio chirurgico addomino-pelvico mini-invasivo – spiega il direttore della Clinica Ostetrica Ginecologica del Burlo, Giuseppe Ricci – è il caposaldo con cui riparte anche quest’anno il Master Universitario di Chirurgia Ginecologica Laparoscopica. L’obiettivo è di insegnare sia i trattamenti conservativi sia quelli radicali avanzati, quando necessari, per il trattamento di patologie ginecologiche benigne e maligne, senza perdere di vista l’approccio meno invasivo possibile nei confronti della paziente. L’attenzione alla conoscenza approfondita delle nozioni di base e alle linee guida internazionali, fino alle innovazioni tecnologiche e di ricerca medico-scientifica nell’ambito ginecologico costituiscono, infatti, le basi di questo corso di studio per una “chirurgia basata sulle evidenze clinico-scientifiche”».
Il master si compone di 60 crediti formativi con molte ore dedicate al tirocinio in sala operatoria. Il numero dei partecipanti è volutamente limitato a cinque, per consentire un’interazione più diretta con i docenti e una maggiore esperienza pratica.
Il corpo docente comprende numerosi docenti dell’Università di Trieste e di altre Università nazionali, fra i migliori esperti del settore.
«Investire in alta formazione è prioritario per l’Università di Trieste e, in questo caso specifico, abbiamo anche la grande soddisfazione di offrire concreti strumenti per migliorare la sanità del nostro territorio – ha aggiunto il rettore Roberto Di Lenarda – mai come in questo periodo pandemico è stata avvertita l’esigenza di formare professionisti preparati e pronti a rispondere efficacemente alle esigenze dei pazienti. Ringrazio il Burlo per l’ottimo rapporto di collaborazione che ci lega e tutti i professionisti del mio ateneo e dell’Irccs che con impegno e dedizione svolgono la loro funzione di docenti oltre che di professionisti della sanità».
«Desidero ringraziare – ha dichiarato il Direttore Generale dell’Irccs, Stefano Dorbolò – tutti coloro che hanno collaborato alla organizzazione di questo master in piena intesa e consolidata collaborazione con l’Università di Trieste ormai da diversi anni. La formazione di alta specializzazione è uno strumento che riteniamo essere strategico per l’appropriatezza e la qualificazione dell’offerta sanitaria del nostro Istituto in sintonia con il progresso tecnico e scientifico. L’obiettivo vuole essere quello di acquisire abilità e attitudini utili a una pratica competente ed esperta, rispondente ai bisogni dei pazienti e ai cambiamenti organizzativi e operativi del sistema sanitario. Dobbiamo recuperare il valore del capitale umano. I professionisti sono una risorsa e la vera forza del sistema. Un patrimonio fondamentale di incommensurabile importanza che va valorizzato con adeguate politiche di gestione e arricchimento delle competenze e conoscenze professionali».
Per maggiori informazioni visita il sito dell’Università di Trieste.
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