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Ultimo Aggiornamento: il 11/10/2024 alle 19:02

Altis, due master per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni

Notizia del 25/06/2024 ore 10:43

«Apprezzo molto l’impegno che da anni ALTIS affianca a manager, professionisti, imprenditori e pubblica amministrazione attraverso corsi di formazione sulla sostenibilità d’impresa, e condivido il modello secondo il quale questo cammino verso una creazione di valore deve partire dalla persona e dalla valorizzazione delle sue capacità. Viviamo un’epoca in cui dati, informazioni e conoscenze rappresentano risorse straordinarie per generare valore e per ottenere un vantaggio competitivo» – queste le parole del senatore Paolo Zangrillo, Ministro per la Pubblica Amministrazione, in uno dei passaggi più significativi del messaggio che ha voluto rivolgere ai partecipanti all’incontro dal titolo “Persone, tecnologie e competenze per una nuova Pubblica Amministrazione”, in occasione del Welcome and Graduation Day dei Master in Management e Innovazione delle Pubbliche Amministrazioni (MIPA) e in Management e Innovazione delle Pubbliche Amministrazioni Centrali (MIPAC) di ALTIS Graduate School of Sustainable Management dell’Università Cattolica che si è tenuto a Roma il 16 maggio nella Sala Capitolare del Senato della Repubblica.

«La Pubblica Amministrazione – ha proseguito il Ministro, rivolgendosi ai neodiplomati e ai nuovi iscritti – svolge un ruolo cruciale nella vita quotidiana dei cittadini: mette in pratica le politiche pubbliche, provvede alla fornitura di servizi fondamentali, interagendo direttamente non solo con i cittadini, ma anche con le imprese. E per fare questo, il punto di partenza è soltanto uno: le persone, centro e leva di sviluppo di qualsiasi organizzazione. In quest’ottica percorsi formativi come quelli offerti da ALTIS, che alcuni di voi hanno appena concluso e che altri si accingono ad intraprendere, assumono un significato davvero importante, in piena sinergia tra la dimensione pubblica e quella privata, essenziale per ogni processo di cambiamento. Dietro ogni risultato ci sono le persone, e voi con il vostro lavoro avete l’opportunità di fare la differenza».

La cerimonia è stata aperta dalla senatrice Elena Murelli, Segretaria della Presidenza del Senato e membro della X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato e previdenza sociale: «L’Università Cattolica ha da sempre la missione della formazione e formare chi si occupa particolarmente di Pubblica Amministrazione è un obiettivo fondamentale. L’attenzione alla Pubblica Amministrazione è molto importante: il cambiamento e l’innovazione devono toccare anche questo ambito, in particolare nel campo della digitalizzazione, per dare risposte sempre più veloci ed efficaci ai cittadini, per snellire le procedure e aumentare la qualità e il livello del lavoro e, non ultimo, per attrarre i giovani ad impegnarsi a lavorare in questo campo».

«Questa cerimonia è un’occasione particolare: abbiamo persone che si sono diplomate, persone che iniziano il loro percorso formativo e un duplice luogo di svolgimento: le città di Roma e di Milano, per due programmi di master dedicati entrambi a management e innovazione. Lo sforzo che avete fatto o state per fare per impadronirvi di questo approccio innovativo e introdurlo nelle pubbliche amministrazioni è molto importante» – ha detto il professor Franco Anelli, Rettore dell’Università Cattolica, nel suo indirizzo di saluto ai presenti.

«Da un lato la Pubblica Amministrazione non è solo servizio ai cittadini: è esercizio di un potere dello Stato, è esercizio di una funzione – ha continuato il Rettore – D’altro canto, quando si parla di “burocrazia”, essa non si deve intendere con un’accezione negativa: una buona burocrazia è lo “scheletro” dello Stato, è in grado di assicurare la continuità delle strutture pubbliche e dei pubblici poteri, nell’avvicendarsi dei ruoli e delle posizioni politiche che si susseguono affinché le diverse visioni si traducano in un’azione coerente, scrupolosa e lineare».

«Spesso – ha concluso il professor Anelli -, invochiamo l’eticità della condotta dell’amministrazione pubblica: un elevato livello professionale, di qualità e di competenza è la migliore garanzia di un agire etico. Abbiamo bisogno di buoni “burocrati”, di persone competenti e preparate che sappiano far funzionare gli apparati, la parte stabile dei poteri dello Stato, e che siano capaci di fronteggiare drastiche novità, soprattutto quelle tecnologiche».

«Nella promozione di un bene comune equo e basato sui principi di giustizia,la Pubblica Amministrazione ha un ruolo decisivo”, ha affermato il professor Matteo Pedrini, Ordinario di Corporate Strategy all’Università Cattolica e direttore di ALTIS. “Da questa consapevolezza, nel quadro dell’SDG 17 sul valore delle partnership tra le diverse istituzioni, nascono i nostri percorsi executive per la Pubblica Amministrazione che si affiancano a quelli per il mondo profit e non profit».

«Per l’altissimo impatto economico e sociale che queste organizzazioni hanno nello sviluppo della società, l’innovazione è un elemento necessario, ma da indirizzare e intraprendere con senso critico – ha proseguito Pedrini –, in modo che risulti rispettosa dell’uomo e dei valori. Per l’Alta Scuola, mettere la persona al centro significa proprio alimentare una capacità di pensiero integrato che sappia interpretare, adeguare e, dove serve, cambiare in profondità, gli strumenti di lavoro e i modelli organizzativi».

«Tutti i nostri percorsi iniziano e terminano con un momento di celebrazione che include sempre anche un’occasione di lavoro insieme», ha detto la professoressa Elena Zuffada, Ordinario di Economia Aziendale all’Università Cattolica e direttrice dei Master MIPA e MIPAC, introducendo le parti successive della giornata.

«D’altra parte, l’innovazione può e deve investire i diversi ambiti della Pubblica Amministrazione, sia rispetto alla digitalizzazione e alle nuove tecnologie sia rispetto al suo asset fondamentale, il capitale umano, e alla capacità di attirare, trattenere e far crescere le persone. In questi anni abbiamo studiato innumerevoli buone pratiche e documentato importanti esempi concreti di superamento delle logiche burocratiche e gerarchiche tipiche di molte organizzazioni pubbliche, ma non solo. Sono esperienze, progetti e visioni che incarnano una possibilità di sviluppo e tracciano una strada da seguire, mostrando il volto convincente della Pubblica Amministrazione», ha aggiunto la professoressa Zuffada.

L’evento si è poi articolato in due tavole rotonde. Nella prima, dal titolo “Facciamo nuova la PA: Digitalizzazione e Intelligenza artificiale”Claudio Forghieri, esperto di open government, ha dialogato con Luca Giuseppe Rigoni, responsabile delle Relazioni Istituzionali nel Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e con Luca Ventura, Dirigente dell’Area Protezione tecnica dei servizi e dei sistemi dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), insieme agli interventi  degli Alumni del MIPAC Luca Grigis e Giuseppe Giacobbe. Nella seconda, dal titolo “Facciamo nuova la PA: People ed Employer Branding”, la professoressa Elena Zuffada ha dialogato con Sauro Angeletti, Direttore dell’Ufficio per l’innovazione amministrativa, la formazione e lo sviluppo delle competenze del Dipartimento della Funzione Pubblica, e con Gianluigi Mangia, Coordinatore del Dipartimento Management e Risorse Umane nella DiMAR, SNA Scuola Nazionale dell’Amministrazione, e Antonio Naddeo, Presidente dell’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (ARAN), insieme all’intervento di Silvia Severini, Alumna del MIPA.

Nel suo intervento il Presidente Naddeo, ha affrontato il tema cruciale della contrattazione e dei margini per introdurre e potenziare istituti che accrescano la motivazione e la retention dei giovani talenti all’interno del settore pubblico: «L’attrattività della Pubblica Amministrazione è solo una questione di retribuzione e progressione di carriera oppure sono necessari altri strumenti per renderla più attraente? È indubbio che gli incentivi non possono essere solo monetari, ma è necessario mettere in opera una strategia integrata che contempli sia miglioramenti retributivi che l’introduzione di nuovi istituti e modalità lavorative, come lo smart working, ma non solo. La contrattazione collettiva può essere uno strumento in questo processo, con l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro che valorizzi e trattenga i talenti. Negli ultimi contratti abbiamo avviato questi cambiamenti, non più rinviabili».

Al termine della cerimonia la consegna dei diplomi da parte di Gianni Dominici, Amministratore Delegato FPA, partner dei Master MIPA e MIPAC, e il rinnovo dell’accoglienza per i nuovi iscritti ai due programmi formativi.

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