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Ultimo Aggiornamento: il 09/07/2025 alle 13:20

La scuola di counseling di Nonterapia, un ponte tra Oriente e Occidente

Notizia del 04/02/2008 ore 11:01

Quella del consulente filosofico non è più una professione nuova: esistono ormai scuole di formazione anche in Italia, e questa professionalità va affermandosi nella forma della consulenza privata, in azienda come efficace alternativa a modelli psicologici o psicosociali, ancora, presso gli enti pubblici, o nel campo della ricerca.

Nonterapia ha costituito agli inizi del 2006 una Scuola Superiore di Formazione all’Esercizio del Counseling Filosofico e della Nonterapia, che dura tre anni, al termine dei quali i professionisti formati avranno la qualifica di consulenti in filosofia applicata e nonterapia e saranno in grado di applicare la pratica filosofia e le tecniche psicofisiche apprese.
Il titolo è riconosciuto in ambito aziendale e consulenziale in Italia, negli altri Paesi europei e negli Stati Uniti.

In più, Nonterapia offre ai propri corsisti un sostegno pratico nello sviluppo di un percorso professionale attraverso accordi con aziende, enti che si occupano di formazione, scuole, strutture sanitarie, studi dove si esercita la libera professione e ha creato un albo professione dei consulenti filosofici depositato presso l’AISCO, Associazione Italo-Svizzera di Counseling Filosofico.

La consulenza filosofica è nata in Germania per iniziativa di Gerd Achenbach nel 1981. In concreto, Achenbach aprì uno studio di pratica filosofica dove utilizzava il dialogo filosofico per stimolare la riflessione dei propri pazienti, invitati a ripensare le vicende biografiche e il disagio esistenziale, professionale, relazionale, alla luce dei concetti filosofici. In Francia la consulenza filosofica assume, grazie all'intuizione felice di Marc Sautet, la forma del caffé-philo, appuntamento in un caffé dove discutere e trovare una definizione a universali quali l'amore, il dolore, l'amicizia: in forma conviviale sì, ma attraverso un apparato critico di concetti, in forma filosofica, cioè.

La pratica, o counseling filosofico, non è una terapia e rifiuta di essere omologata a modelli psicoterapeutici, rispetto ai quali si pone come alternativa: il consulente filosofico non ha modelli di salute o di normalità, aiuta le persone che a lui si rivolgono a riflettere sul corpo e sull'anima, favorendo una comprensione e rielaborazione del loro vissuto.

Dal canto suo, Nonterapia, che esplicita già nel suo nome il superamento della terapia psicologica in favore di una visione differente della malattia e del disagio psichico, aggiunge le pratiche che più strettamente la caratterizzano, basate su tecniche corporee, psicocorporee ed energetiche di matrice orientale, mutuate dallo yoga tantrico, sciamanico e integrale (purna-yoga).

Naturalmente, il percorso, accurato e approfondito, anche rispetto a analoghe offerte formative, prevede una parte di lezioni teoriche, in cui verranno forniti al praticante gli strumenti di conoscenza delle tradizioni, sia occidentali che orientali, che costituiscono l'ossatura concettuale su cui si innesta, naturalmente, la pratica.

Il metodo della nonterapia non può essere insegnato, del resto, che attraverso la sperimentazione su di sé. Per mezzo di strumenti quali il respiro, i mantra, la meditazione, di cui i praticanti si appropriano, costituisce l'alternativa concreta alla psicoterapia e la via al benessere totale. Le pratiche della Nonterapia agiscono, allo stesso tempo, su mente, corpo e emozioni per riattivare le energie, superare il disagio imparando a leggerlo come una forza nascosta nel profondo di sé, rielaborare le frustrazioni e il dolore. La nonterapia è il canale efficace di scoperta dell'autentico Sé e di gioiosa liberazione dai condizionamenti sociali.

Così, Nonterapia forma professionisti capaci di operare su più livelli e di mettere in atto, volta a volta, tecniche più strettamente filosofiche -quale, ad esempio, il dialogo socratico, che, attraverso una dialettica serrata di domanda e risposta porta alla formulazione di concetti funzionali alla comprensione di una certa dinamica aziendale così come di un problema personale- piuttosto che yogiche e tantriche. Viene da sé che in un modalità di intervento del genere, la consulenza assume facilmente l'aspetto del coaching, ossia di una relazione uno a uno, in cui si applica a tutti gli aspetti dell'individuo, personale e, dunque, psicologico, relazionale, professionale.

L'azienda è, del resto, uno degli ambiti in cui il consulente formato da Nonterapia può operare, sia in forma individuale che verso un gruppo. Oppure, resta aperta la strada della consulenza privata, rivolta a singoli individui.

La peculiarità dell'offerta di Nonterapia, poi, è anche la possibilità di scegliere, tra i seminari proposti, in sovrannumero rispetto a quelli obbligatori, quelli più congeniali ai propri interessi. Si può, dunque, approfondire il proprio bagaglio culturale e sviluppare un percorso personale e originale. Come in epoca antica, così anche oggi è possibile creare simmetrie tra i sentieri della conoscenza di sé: la nonterapia offre gli strumenti per indagare le simmetrie all'interno delle quali ciascuno trova la propria via.
La formula, del resto, è molto flessibile. I seminari di formazione sono frequentabili anche singolarmente, come uditore, anche per la giornata singola.
L'iscrizione alla scuola, poi, è possibile in ogni momento e i tre anni decorrono dall'accettazione tra i corsisti.

I corsi hanno sede a Milano e Lugano e si articolano in tre percorsi creativi complementari:

  • PERCORSO ARTISTICO: arte espressiva
  • PERCORSO FILOSOFICO: filosofia pratica
  • PERCORSO TRA ORIENTE E OCCIDENTE: miti, religioni, esplorazione delle tradizioni del mondo

La formazione si compone di 450 ore di insegnamento più sedute individuali con un tutor e ricerche svolte autonomamente. Per il rilascio del diploma è necessario aver frequentato i 33 incontri nei tre anni di corso (11 per anno), nella misura dell'ottanta per cento ed aver ottenuto un risultato positivo nei colloqui annuali di fine corso, previsti per ogni insegnamento. Per chi non dovesse raggiungere il numero di 27 seminari nel triennio, comunque, è prevista la possibilità del fuori corso, quella, cioè, di prolungare gratuitamente gli studi fino a completamento del percorso.

La scuola è aperta a laureati, laureandi o, in alternativa, a chi presenti un dossier di esperienze e studi equiparabile alla laurea.
Le domande d'iscrizione devono pervenire compilate alla segreteria della Società di Nonterapia, Contrada Busi 2 – 6816 Bissone (Svizzera) o possono essere inviate via fax al numero 0041916495850 o via e-mail all'indirizzo info@nonterapia.ch. Alla domanda va allegata la fotocopia del certificato di laurea, o titolo equipollente, o dossier, e un breve curriculum.

Per l'anno accademico 2007/2008 la retta annuale è fissata in 1.900 euro più 100 di iscrizione.

Per informazioni:
www.nonterapia.ch

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