Il New European Bauhaus è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea che intende creare uno spazio di incontro per progettare futuri modi di vivere, situato all’incrocio tra campi d’azione e discipline diverse come arte, cultura, inclusione sociale, scienza e tecnologia. Una sfida che richiede uno sforzo condiviso e collettivo per immaginare un futuro bello, inclusivo e sostenibile.
A questa sfida Avanzi – Sostenibilità per Azioni, insieme a Comune di Milano e Eurocities, ha provato a rispondere proponendo come tema specifico di riflessione “il nesso educazione – città, per costruire un futuro sostenibile e inclusivo”, promuovendo una “nuova idea abilitante di città, intesa come comunità di apprendimento che coltiva le capacità delle persone e allestisce spazi per sostenerle”.
È su questa proposta, applicata al contesto milanese, che gli studenti del Master Progettare Cultura sono stati invitati a concentrarsi per il Project work finale della XIV edizione: a una ricerca preliminare per analizzare il modo in cui educazione e politiche urbane possano incontrarsi, e come la città possa svolgere un ruolo centrale nei processi educativi è seguita l’elaborazione di 4 diversi concept che rispondessero alla richiesta di Avanzi di coltivare, nelle persone, la “capacità di aspirare” elaborando proposte in cui il corpo della città fosse corpo docente.
La sfida era (ed è tuttora) riuscire a collocarsi sul crinale tra education e advocacy, per trasformare il desiderio delle persone di apprendere nel proposito di prendere parte e intraprendere.
Gli studenti hanno messo in gioco le competenze apprese durante il Master, utilizzando di volta in volta gli strumenti più opportuni. Tre settimane intense per pensare e sviluppare proposte che vedessero i diversi quartieri come spazi di apprendimento in cui la comunità potesse sperimentare nuovi modi di imparare e vivere insieme, senza ovviamente tralasciare tutti gli aspetti di sostenibilità economica e finanziaria.
Le quattro diverse proposte sono state presentate il 5 luglio a Claudio Calvaresi, principal di a|place, area di Avanzi che si occupa di rigenerazione urbana, sostenibilità e innovazione nelle politiche urbane, e Giulia Ilaria Moresco, ex studentessa del Master, attualmente consulente in a|place. «È stato interessante ascoltare le proposte elaborate dalle studentesse e dagli studenti, verificare che sono stati capaci di affrontare in modo fertile la sfida che era stata lanciata loro», ha dichiarato Claudio Calvaresi. «Hanno messo al lavoro gli strumenti e le indicazioni che il corso ha fornito, confezionando proposte credibili e pertinenti rispetto alle situazioni su cui agivano. Per me è stato soprattutto stimolante osservare che l’incontro con la città, con gli attori e le loro pratiche, la scoperta di come i fatti sociali si formano nello spazio hanno qualificato lo sforzo progettuale, permettendo di sondarne le potenzialità. Mi pare la prova che percorsi di formazione come i master sono fertili se invitano i partecipanti ad apprendere attraverso l’esperienza».
Inoltre, ha aggiunto Calvaresi, «“bauhausianamente”, verrebbe voglia di sovvertire il canone, costruendo iniziative didattiche nelle quali sia la pratica a orientare lo sguardo e selezionare metodi e approcci. Una delle poste in gioco che il New European Bauhaus pone, infatti, è incentivare ad avere nuove prospettive, sviluppare il trespassing e soprattutto il protagonismo. Il coinvolgimento delle persone nella costruzione delle politiche urbane si esercita mediante l’attivazione diretta, organizzando contesti di apprendimento nei quali il corpo della città diventa corpo docente. Implica sviluppare, della conoscenza, la capacità istruttoria per l’azione».
Ad oggi tutti gli studenti sono in stage in aziende e istituzioni culturali milanesi e a breve inizierà la XV edizione del Master.
Per ulteriori approfondimenti e confronti sul tema educazione-città, imprescindibile nel nostro presente e, ancor di più, nel nuovo regime climatico, si rimanda alla recentissima pubblicazione edita da Avanzi Where Learning Happens – L’educazione come politica urbana, una raccolta di contributi e riflessioni nati nel contesto delle conversazioni “Costruire comunità di apprendimento. Dialoghi su educazione e città”.
Per saperne di più visita il sito.
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