“Dal 10 gennaio 2022 partirà un grande piano formativo per rafforzare le conoscenze e le competenze dei 3,2 milioni di dipendenti delle amministrazioni pubbliche. Un’enorme ‘ricarica delle batterie’ finalizzata a riqualificare il capitale umano pubblico e a migliorare la qualità dei servizi a cittadini e imprese”. Ne dà notizia il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.
La strategia è partita il 7 ottobre scorso, con la firma del protocollo d’intesa tra Brunetta e la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa: l’accordo ha rappresentato la cornice entro la quale avviare iniziative operative con i singoli atenei sull’intero “ciclo di vita” dei dipendenti pubblici.
Il 13 ottobre è stato firmato il protocollo d’intesa con la rettrice della Sapienza Università di Roma, Antonella Polimeni, che consentirà ai lavoratori pubblici, dall’inizio del prossimo anno, di iscriversi a condizioni agevolate a corsi di laurea e master, fruibili anche da remoto.
Nel frattempo, grazie a un accordo con la Crui, sono già in corso di definizione altri protocolli d’intesa con tutte le Università che hanno risposto positivamente all’appello, sull’intero territorio nazionale. Parallelamente decolleranno iniziative di formazione ad ampio raggio con partner d’eccezione, pubblici e privati, nazionali e internazionali, sui temi della semplificazione, della transizione amministrativa, della transizione digitale, della cybersicurezza, della customer satisfaction e su tutte le tematiche inerenti alle azioni definite nel Pnrr. A questo programma parteciperanno a pieno, con le loro specifiche competenze, la Scuola Nazionale dell’Amministrazione (Sna) e Formez PA.
“Vogliamo che la Pubblica amministrazione sia il più grande catalizzatore della crescita del Paese”, conclude il ministro Brunetta. “A dicembre lanceremo una campagna di comunicazione perché tutti i dipendenti pubblici siano informati delle opportunità di formazione, che potranno valutare in base alle loro esigenze di lavoro, di carriera e di reddito. L’investimento formativo sarà premiato. Nei contratti di lavoro, vicini al rinnovo, sarà previsto un legame diretto tra formazione, produttività e dinamiche retributive. Torniamo a investire sui ‘volti della Repubblica’, come li ha definiti il presidente Mattarella. La Pubblica amministrazione riparte dalle persone”.
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