E’ stata inaugurata la scorsa settimana a Roma la terza edizione del Master Food & Wine Management della Business School del Sole 24 Ore. I partecipanti in aula hanno backround differenti, accomunati dalla passione per uno dei settori chiave dell’economia italiana.
Il Master, che prevede 5 mesi in aula e 6 di stage, ha una didattica molto pratica e operativa, che prevede numerosi project work in collaborazione con le aziende enogastronomiche, itinerari del gusto e laboratori sensoriali, oltre a numerose visite aziendali in importanti gruppi del settore. L’obiettivo è quello di formare profili professionali destinati a ricoprire ruoli strategici all’interno delle imprese che operano nel settore enogastronomico.
Come valorizzare i prodotti del made in Italy enogastronomico
I giovani iscritti acquisiranno conoscenze specialistiche nell’ambito delle tematiche di valorizzazione dei prodotti alimentari, focalizzando l’attenzione non solo sui prodotti di largo consumo ma anche su quelli di nicchia. Acquisiranno competenze su temi chiave quali il management e la gestione dell’impresa alimentare, le operations e il supply chain management, il diritto e la sicurezza alimentare; il marketing e la comunicazione nell’industria alimentare. Obiettivo puntato anche sulle strategie di Export Management e gli elementi strategici e operativi per l’avvio di una start up nel settore alimentare assicurando una costante relazione con la business community, in virtù del coinvolgimento di testimoni provenienti dalle più importanti realtà operanti nel settore. Sarà anche possibile sviluppare le competenze trasversali necessarie per inserirsi all’interno di un contesto aziendale strutturato con consapevolezza e professionalità.
Le strategie di export e internazionalizzazione
Focus, dunque, sulle strategie di export e internazionalizzazione delle imprese. Spesso, infatti, i turisti, dopo aver apprezzato i sapori dei cibi italiani, li cercano all’estero, ma si trovano di fronte spesso a prodotti “taroccati”, con nomi simili alle denominazioni italiane. Ancor oggi,infatti, in alcuni paesi esteri non arriva il food d’eccellenza made in Italy. «La promozione, la comunicazione, il marketing sono le armi carenti. Pare evidente che questa sia una lacuna da colmare con manager in grado di conoscere sia i meccanismi di produzione, il processo di filiera, ma principalmente le modalità di posizionamento sui mercati, soprattutto esteri», ha sottolineato Daniele Paolini, coordinatore scientifico del Master.
L’apertura del Master a Roma
Ad accogliere i ragazzi per l’avvio di questa esperienza formativa erano presenti, oltre a Rossella Calabrese, responsabile Business School Roma e allo staff del Master, i professionisti di alcune delle realtà più prestigiose del settore che sono intervenuti nell’ambito di una interessante tavola rotonda, dedicata all’innovazione, le nuove tendenze e la centralità dell’export come fattore chiave per la crescita: Fabrizio Savigni, Marketing and Public Relation Consultant, Coordinatore scientifico del Master; Adolfo Speranza, South Region On & Off Trade Marketing Manager, Birra Peroni; Alessandro Capria, Amministratore La Tognazza Amata; Federico De Cerchio, Ceo & Founder wineOWine; Emiliano De Venuti, Ceo & Founder Vinoforum; Tobia Salvatori, direttore Marketing Convention Bureau Italia. Ha moderato il confronto Federico De Cesare Viola, Journalist, Food, Wine & Travel writer.
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