Oltre 2300 Masters post-laurea in archivio
Ultimo Aggiornamento: il 14/05/2024 alle 16:51

Dove si formano i (nuovi) manager: Business People intervista il responsabile di guidamaster.it

Notizia del 25/07/2011 ore 11:20

Gianmarco Nucci, responsabile di guidamaster.it, è stato intervistato dal prestigioso mensile Business People in qualità di esperto del settore post lauream. Riportiamo il testo integrale dell'articolo scritto da Andrea Telara.


I dirigenti dal profilo tradizionale non bastano più. Nell’era della comunicazione e dell’immagine, crescono i master post-universitari per management “alternativi”. Ecco quali sono i più richiesti e in quali atenei trovarli.

Alla Sda, la Scuola di direzione aziendale dell’Università Bocconi di Milano, è salito in cattedra pure Maurizio Nichetti, il poliedrico attore e regista di popolarissimi film, cartoni animati e persino di qualche opera teatrale. Non come docente, ma in qualità di semplice testimonial, Nichetti ha partecipato negli anni scorsi al master in Management per lo spettacolo che si svolge ogni 12 mesi nelle aule del prestigioso ateneo meneghino e che, nel 2012, giungerà alla nona edizione. L’obiettivo dei corsi è quello di formare nuove figure manageriali per il settore dell’intrattenimento, attraverso un percorso didattico che prevede, oltre alle lezioni dei docenti universitari, l’intervento di alcune personalità di spicco delle più importanti istituzioni culturali italiane, dal Teatro alla Scala alla Fondazione Cinema per Roma. «Il termine performance ha due significati: spettacolo e risultato. Un buon manager li ottiene entrambi». Recita più o meno così lo slogan di questo innovativo master bocconiano, che ben sintetizza un fenomeno sempre più diffuso tra le scuole italiane di alta formazione post-universitaria: l’incontro tra la creatività e il mondo del business, tra la vocazione a produrre cultura o spettacolo e la capacità di amministrare un’azienda o un ente non profit con le logiche tipiche del buon manager, in grado di elaborare strategie lungimiranti e di assicurare la sostenibilità economica a un determinato un progetto imprenditoriale.
Dalle Alpi alla Sicilia, infatti, sta crescendo sempre di più il numero delle scuole di alta formazione che propongono dei master post-universitari con uno sbocco professionale ben diverso da quello cui aspirano, tradizionalmente, i futuri manager dell’industria e del terziario. Corsi post-laurea in comunicazione, giornalismo, design, per l’organizzazione di mostre ed eventi o per la gestione di aziende attive nel settore della moda: questi sono soltanto alcuni esempi dei nuovi percorsi didattici offerti negli ultimi anni dai più importanti atenei della Penisola. Senza dimenticare, poi, i programmi di formazione per chi aspira a lavorare nel mondo dello sport e nel turismo, un settore che rimane ancora strategico per l’economia nazionale, nonostante le difficoltà dell’ultimo decennio.

I vari corsi hanno contenuti molto diversi tra loro ma, secondo Gianmarco Nucci, responsabile di Guidamaster.it, un portale internet interamente dedicato ai temi della formazione, esiste un denominatore comune per tutti: la volontà di formare delle figure professionali emergenti, sempre più richieste sul mercato del lavoro. «Il mondo produttivo ha subìto una trasformazione profonda negli ultimi 20 anni», dice Nucci, «e le scuole di direzione aziendale hanno dovuto necessariamente adeguarsi a una richiesta crescente che arriva dalle imprese». I manager dal profilo più tradizionale, dunque, da soli non bastano più. Ci vogliono nuove figure professionali, che sappiano portare nel mondo degli affari una buona dose di creatività e siano in grado di conoscere bene le logiche che governano l’era della comunicazione e dell’immagine. Non a caso, nel database di Guidamaster, dove sono recensiti quasi 2.400 corsi di formazione post-laurea, sono presenti circa 500 percorsi formativi inerenti il settore dei media, lo sport, lo spettacolo, la moda, il lusso o il design.

Nelle aule del Politecnico di Milano, per esempio, si svolge ogni anno il master in Brand communication. Sottotitolo: il progetto, la costruzione e la gestione della marca. A prima vista, almeno per i non addetti ai lavori, un corso di questo tipo potrebbe sembrare assai specialistico e orientato verso una formazione “di nicchia”. A ben guardare, però, si scopre che l’obiettivo del master è di “allevare” delle figure professionali molto ricercate oggi dalle aziende: gli strategic planner, i brand manager o i responsabili della comunicazione d’impresa. Si tratta ormai di figure-chiave nel mondo del lavoro, vista l’importanza che rivestono oggi i mass-media nella vita quotidiana dei consumatori. Per questo, tra i docenti del master al Politecnico, ci sono manager di primo livello come Remo Lucchi, amministratore delegato di Eurisko, Edoardo Mainella, industry manager per l’area finance di Google Italia oppure Raffaele Pastore, direttore degli studi e delle ricerche dell’Upa, l’organizzazione rappresentativa degli inserzionisti pubblicitari. Professionalità di spicco ci sono anche tra i docenti della Factory School di Milano, che ogni anno organizza in provincia di Padova la scuola di Visual merchandising, un precorso didattico che ha come obiettivo la formazione dei futuri “scenografi dei punti vendita”, cioè i responsabili degli allestimenti, della disposizione della merce nelle vetrine o dell’ambientazione dei negozi. Si tratta di figure che oggi vanno a ruba nel modo della moda e della grande distribuzione, come possono testimoniare di certo due manager che fanno parte del corpo docente della Factory School: Stefano Pizzardo, visual merchandiser di Valentino Fashion Group e il suo collega Andrea Signori che ricopre la stessa carica all’interno del colosso della moda Ppr (Pineault Printemps Redoute) il gruppo che controlla, tra gli altri, i marchi di Gucci e Yves Saint Laurent.

Per chi aspira a diventare un manager calcistico o di qualche altra disciplina agonistica, in provincia di Treviso c’è invece il master in Strategie per il business dello sport promosso dall’Università Cà Foscari di Venezia e dal gruppo Benetton (attraverso la propria divisione Verde Sport). La settima edizione dei corsi inizierà a settembre e anche quest’anno il master si svolgerà sotto l’egida di un Comitato d’Onore che include molti nomi blasonati, come ad esempio il presidente dell’Inter Massimo Moratti, l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, il numero uno del Coni Giovanni Petrucci o il ceo di IntesaSanPaolo, Corrado Passera.

I futuri dirigenti del settore turistico vengono allevati invece a Pula, in provincia di Cagliari. È qui che si svolge, nel novembre di ogni anno, il master in Five stars hotel management che ha l’obiettivo di sviluppare nuove professionalità per la gestione degli alberghi extra-lusso. Ad organizzare i corsi, in collaborazione con la Luiss, è la Hotel Business School nata per iniziativa del Forte Village, una delle più prestigiose strutture turistiche della Sardegna. Secondo gli organizzatori del master, tra il 70 e il 90% dei partecipanti alle precedenti edizioni sono riusciti a trovare in tempi brevi una collocazione nel mondo del lavoro, soprattutto presso le aziende in cui hanno avuto un’esperienza di stage al termine del ciclo delle lezioni. È proprio questo, secondo Nucci, uno degli elementi più importanti da prendere in considerazione prima di scegliere un master: la percentuale di ex-studenti che di solito vengono assunti nell’arco di tre o sei mesi, una volta concluso il percorso formativo. Di solito, sono le stesse business school a fornire questi dati che però, in linea di massima, sono facilmente verificabili contattando al comunità degli Alumni, cioè gli ex-diplomati ai master, da cui si possono trarre preziose testimonianze.

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