Hai una laurea in lingue, hai fatto vari corsi di approfondimento, vedi i film in lingua originale e leggi i quotidiani degli altri paesi europei. Non soddisfatto della tua laurea, hai frequentato dei corsi serali per imparare il cinese o il russo (perché così potevi avere un CV più interessante), ma davanti a un recruiter che ti pone la fatidica domanda “quante lingue parli?”… inizi a sudare freddo! Perché è proprio quel “parlare” che sotto sotto ti frega! Hai studiato sodo, ricordi la grammatica a menadito e la letteratura inglese poi, neanche a dirlo, conosci praticamente meglio Shakespeare che Dante! Ma ti mancano quel briciolo di self confidence e sfrontatezza in più per lasciarti andare ed esprimerti senza rimanere incatenato alle strutture grammaticali o alla scelta del vocabolo più appropriato. E finalmente parlare, per l’appunto! Si tratta di quel genere di sicurezza che si acquisisce studiando e lavorando all’estero. Perché come tutte le cose, una lingua si impara davvero sul campo, e soprattutto si impara sbagliando!
Il vantaggio di un soggiorno studio all’estero non è meramente linguistico. Ci sono un sacco di altre qualità che, sulla lunga distanza, ti accorgerai di aver acquisito, imparando a tue spese come convivere e accettare altre culture, ma anche come gestire lo stress e il multitasking.
1- Sicurezza: viaggiare non è sempre tutto “rose e fiori” e quando si parte all’avventura le difficoltà non sono poche. Se poi il tuo inglese non è brillante, risolvere qualche rompicapo burocratico può essere davvero complicato e scoraggiante. Ma una cosa è certa: la sensazione che si prova dopo essere riusciti a sbrogliare da soli qualche problema in inglese, è unica!
2- Dedizione: trascorrere un periodo all’estero significa dedicare più tempo a se stessi e alle cose che più ci piace fare (ma anche scoprirne di nuove). La padronanza linguistica, acquisita insieme all’esperienza di luoghi e persone, ti arricchirà giorno per giorno e ti renderà più appetibili nel mondo del lavoro, non solo perché parlerai (sì, parlerai!) perfettamente 2 o 3 lingue, ma anche perché ti sarai dedicato a qualcosa che ti appassiona realmente. Questo farà di te un candidato modello!
3- Una visione internazionale: una classe di studenti mista è ben diversa da una classe composta da persone della tua città, con cui hai condiviso il liceo o l’ombrellone in spiaggia. Non si tratta di fare gli snob, ma di vedere davvero le cose da un’ottica… internazionale! Le aziende investono molto su professionisti dalla forte sensibilità culturale e sono ben propense ad assumere qualcuno a cui il concetto è già familiare!
Se stai compilando una bucket list per il 2016, non dimenticarti di inserire un soggiorno linguistico all’estero. Basta studiare le lingue, è ora di parlarle!
Alessandra Flagiello, ESL – Soggiorni linguistici
Ultime Notizie dai Master
Al via la nuova offerta Master di Ca’ Foscari: scopri i 32 percorsi attivati per il 2025-2026
Ca’ Foscari Challenge School lancia la nuova l’offerta formativa 2025-2026, che propone 32 Master di I e II livello, organizzati in cinque aree tematiche.
Master cofinanziato da Fib in “Sustainability Manager per la Transizione Ecologica”
Pubblicato il bando di selezione per l’accesso al Master Universitario Telematico di I livello in “Sustainability Manager per la Transizione Ecologica” (SMTE) – III edizione. Scadenza del bando: 10 luglio 2025 (essendo previsto un numero massimo di partecipanti, si consiglia di inviare la domanda quanto prima).
Pubblicato il Bando di iscrizione al Master di I livello in "Nursing degli Accessori Vascolari" - Università di Brescia
Aperte le iscrizioni alla seconda edizione del Master di I livello in "NURSING DEGLI ACCESSI VASCOLARI - Scelta, posizionamento e gestione degli accessi vascolari" per l’anno accademico 2025/2026, promosso dall'Università di Brescia.
“Master di alta formazione per amministratori di Enti territoriali”: la Provincia di Lecce promuove un’occasione di supporto all’azione degli Enti Locali
Rendere sindaci, assessori, consiglieri dei Comuni salentini, ma anche dipendenti, più consapevoli del proprio ruolo e delle conseguenti responsabilità, attraverso l’acquisizione di conoscenze e competenze che, per il loro carattere specialistico, devono poter essere fatte proprie anche da chi è lontano per formazione e provenienza professionale o da . . .
Formare i manager della sanità del futuro: riparte il Master Or.Ma.S.S.S. dell’Università di Palermo organizzato con l’Istituto Superiore di Sanità
L’età media dei direttori generali delle aziende sanitarie italiane si attesta tra le più alte d’Europa – 58 anni e 7 mesi secondo il rapporto FIASO 2024 – e solo il 14% può contare su un’esperienza decennale consolidata.