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Mutuo Street: interviste ai vincitori del Business Game di Captha

Notizia del 28/01/2008 ore 10:00

Si è concluso il Business Game Mutuo Street organizzato da Captha, società specializzata nel Banking e nel Finance. L'iniziativa, nata sulla scia del successo del Business Game “My Bank”, ha consentito ai giovani partecipanti di cimentarsi in maniera realistica nell’universo dei mutui immobiliari.

Erano messi in palio per i vincitori uno Stage presso Antonveneta ABN AMRO – Banca ITALEASE – BNL gruppo BNP Paribas – Deutsche Bank Mutui – Fonspa Bank e la possibilità di partecipare gratuitamente ad un Executive Master in Bank Management.

Gli stessi vincitori di questa prima edizione hanno risposto a tre domande:
1. Cosa ti ha spinto a partecipare al Business Game "Mutuo Street"?
2. La partecipazione al game ti è stata utile per approfondire il tema dei mutui?
3. Consiglieresti ad un amico di partecipare al prossimo Business Game di Captha? Se si, perchè?

Amedeo CUCCINIELLO
Domanda 1: "Sicuramente la possibilità di effettuare uno stage presso uno degli istituti finanziari convenzionati oltre alla partecipazione gratutita al master in bank management; inoltre un sano spirito di competizione a concorrere con altre migliaia di ragazzi".
Domanda 2: "La partecipazione al game senza dubbio ha rafforzato le mie conoscenze in merito al tema dei mutui, ma non solo, ho avuto modo attraverso l'analisi dei casi di approfondire le tematiche aziendali, macroeconomiche che si sono presentate. Infine il caso creativo è stato un modo per testare la capacità di inventarsi qualcosa di coerente con le indicazioni ricevute e soprattutto di fattibile. Credo che nelle vicende reali di lavoro spesso ci si trovi a confrontarsi con queste problematiche e quindi è utile esercitarsi".
Domanda 3: "Il game è un ottimo modo per approcciare ad alcune materie o approfondirne altre, inoltre può essere un canale di accesso al mondo del lavoro. Se si condivide questo e si trova del tempo da dedicare al gioco lo consiglierei a tutti".

Francesco ZIVELLI
Domanda 1: "Partecipare a "Mutuo street", ha rappresentato un motivo ed un momento di mirata attenzione, sia dal punto di vista dell'organizzazione come del confronto nello specifico delle conoscenze acquisite durante il percorso di studi. Una provocazione per trovare soluzioni, il più possibile idonee, a situazioni problematiche, analizzando in modo critico le proprie capacità risolutive".
Domanda 2: "Durante i miei studi non ho mai avuto l'occasione di approfondire il settore dei mutui: le mie conoscenze si fermavano alla definizione giuridica e all'analisi aziendale, in quanto fonte di finanziamento. La necessità di fornire delle risposte ai vari casi proposti, ha reso necessario un lavoro di conoscenza e ricerca, basato innanzitutto sulla comprensione di concetti come l'affidabilità del cliente e la sostenibilità del credito concesso, tipologie di tasso e di piani di ammortamento, ma sopratutto la priorità di individuare il giusto mix di caratteristiche del mutuo stesso per meglio adattarlo alle esigenze del richiedente".
Domanda 3: "La consiglierei di certo. Svolgere un business game è, in ogni caso, il modo migliore per approfondire  nozioni scolastiche, arricchendole di praticità e concretezza. Inoltre mettersi alla prova in queste simulazioni, può fornire utili risposte e motivo di riflessione sulle capacità e modalità di apprendimento e di approccio allo studio".

Raffaele CARELLI
Domanda 1: "Ho deciso di partecipare al game in extremis, ad inizio novembre, quando sono state divulgate le linee guida del caso creativo. In particolare nei mesi scorsi, essendo un trader su mercati azionari italiani ed esteri,  mi sono dedicato all’approfondimento della crisi innescata dai mutui subprime che direttamente ed indirettamente ha coinvolto tutto il mercato, per cui il game  ha rappresentato un ottimo banco di prova per testare le conoscenze acquisite. Preziose sono state anche le lezioni del master in Bank Management, che mi hanno fornito le basi teoriche inerenti le forme tecniche di finanziamento, tecniche di scoring e risk management dedicate ai clienti retail e corporate".
Domanda 2: "Il game Mutuo street mi ha dato la possibilità di svolgere una concreta ed approfondita analisi dei prodotti presenti sul mercato per risolvere i primi tre casi. Si è rivelato molto utile la sezione del sito “Laboratorio Mutui” che ha fornito gli strumenti necessari per svolgere tutto l’iter virtuale di intervista, valutazione, acquisizione dati ed erogazione del mutuo ai clienti. Il caso creativo infine ha permesso di sviluppare un prodotto retail dedicato ai lavoratori precari. Il tema si è rivelato interessante e di estrema attualità, grazie all’analisi svolta ho potuto constatare quanto sia difficile, e allo stesso tempo interessante, dover strutturare un prodotto che deve tener conto delle incertezze lavorative del cliente".
Domanda 3: "Consiglio vivamente la partecipazione al prossimo Game. Sono convinto che il prossimo tema rappresenterà una “sfida” ancora più interessante per i giovani che attraverso il gioco avranno modo di dar sfogo alle loro idee vincenti e, perché no, affacciarsi al mondo del lavoro".

Nazareno DELLA SPERANZA
Domanda 1: "Mi piace affrontare ogni giorno nuove sfide e mettermi sempre alla prova, sia per spirito di competizione che per migliorare continuamente le mie conoscenze e le mie competenze. Il business game Mutuo Street, a mio parere, offriva stimoli interessanti da entrambi i punti di vista e questo mi ha fortemente motivato alla partecipazione".
Domanda 2: "Sicuramente sì. Prima di partecipare al game le mie conoscenze in questo campo erano piuttosto limitate. Ho dovuto quindi documentarmi e approfondire alcuni aspetti, a me prima sconosciuti, del settore dei mutui, partendo dall' ampiezza e dalla varietà dell'offerta presente in Italia. Inoltre, la partecipazione a Mutuo Street mi è stata molto utile per migliorare la capacità di lavorare per obiettivi, sintetizzando e discriminando i dati e le informazioni a disposizione ed organizzandoli in maniera, coerente, razionale e finalizzata al raggiungimento dello scopo".
Domanda 3: "Senza alcun dubbio. Per gli stessi motivi che hanno spinto me a partecipare, il gusto della sfida e l'opportunità di testare e arricchire le proprie conoscenze e le proprie competenze".

Federico BERTELLI
Domanda 1:
"Tante cose. In primo luogo devo ringraziare Ruggero (l’altro ragazzo con cui ho partecipato al game) che me ne ha segnalato l’esistenza: guardando sul sito mi sono fatto un’idea della competizione e mi sono lasciato coinvolgere. Inizialmente l’ho presa un po’ per gioco, poi man mano che si andava avanti la voglia di far la cose per bene e dimostrare il proprio valore hanno cominciato a prendere il soppravvento e alla fine devo dire che ne è venuto fuori un discreto lavoro. Certo, il fatto che ci fossero in palio stage in istituzioni finanziarie e borse per executive master hanno reso più invitante il tutto, ma la molla iniziale è stata probabilmente un sano spirito sportivo.".
Domanda 2: "Sì senz’altro, le mie conoscenza specifiche nell’abito dei mutui non andavano molto oltre le nozioni che avevo appreso in un corso di intermediari finanziari. Oltre a queste basi però quest’estate mi ero appassionato alla vicenda della crisi dei mutui americani e magari anche quello è stato un elemento che mi aiutato. In particolare in tutta la vicenda mi hanno colpito le valutazioni clamorosamente errate del CEO di Citygroup e il turnaround di Bank of England in merito al caso Northern Rock, un evento quest’ultimo che veramente non mi aspettavo".
Domanda 3: "Assolutamente sì, sono un sostenitore convinto dell’introduzione massiccia di business game e case studies anche nelle aule universitarie come strumenti didattici complementari alla manualistica: stimolano la creatività, aiutano a sporcarsi le mani con qualcosa di realistico e aiutano a fissare i concetti teorici che si è appreso".

Ruggero CANEVAZZI
Domanda 1: "Nell’ambito dei miei studi universitari alla Facoltà di Ingegneria Gestionale, durante lo studio del corso di Finanza Aziendale ho maturato un certo interesse per la finanza, in particolare negli aspetti che presuppongono un approccio matematico-quantitativo ai problemi. Ho quindi ritenuto che la possibilità di mettermi in gioco nella valutazione del mutuo più adeguato alle diverse esigenze espresse nei casi affrontati poteva darmi una prima idea di un eventuale futuro impiego professionale in un istituto di credito, un settore del mondo del lavoro che in realtà attualmente conosco davvero poco. Naturalmente la speranza di entrare nei primi cinque lavori e la conseguente possibilità di svolgere uno stage o un master riguardante le banche e la finanza mi ha ulteriormente stimolato, soprattutto perché attualmente, a pochi mesi dalla laurea, non ho ancora fatto nessuna esperienza del genere".
Domanda 2: "Decisamente sì, sia circa il chiarimento di diversi aspetti tecnici (indice Euribor e IRS, strutture dei piani di ammortamento delle varie tipologie di mutuo, …) sia riguardo la conoscenza di alcune differenze di fondo tra sistema bancario europeo e americano che determinano le politiche di finanziamento e i conseguenti rischi cui sono soggetti i sistemi economici (ad esempio in riferimento alla recente crisi dei mutui subprime)".
Domanda 3: "Certo, è sempre un’esperienza in più legata al mondo del lavoro e un modo per approfondire certi temi in maniera attiva e operativa, inoltre la possibilità di vincere è meno remota di quanto pensassi quando mi sono iscritto al game!".

Per ulteriori informazioni:
www.captha.it

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